sabato 19 e 20 novembre 2011 al tetro camploy
Note
di regia
Perché
non facciamo Fahrenheit?
Propose
una sera uno di noi.
Tutti
ci siamo illuminati, chi in cuor suo non porta il ricordo di quel
libro visionario, chi l’ha letto difficilmente lo scorda. Vivo nel
tempo, un libro che mai come oggi ci risulta attuale, con il potere
che hanno le reti televisive, con i tagli sempre e comunque a scuola
e cultura, in un momento in cui leggere è quasi una perdita di
tempo.
Ed
ecco però salire i dubbi… come fare il fuoco?, come ambientarlo?,
cosa tenere del testo per non sembrare troppo pesanti?, come non
risultare didascalici, intellettuali?.
La
sfida era più grande di noi, abbiamo discusso serate intere sul
perché fare un testo del genere e su come superare le difficoltà,
fino a quando le parole non bastavano più, e non risolvevano nulla.
Ci siamo chiusi in palestra e abbiamo iniziato a lavorare sulle
suggestioni del libro. A mano a mano che i mesi passavano il lavoro
d’improvvisazione andava sempre più pari passo col lavoro di
riscrittura del testo, fino allo slancio finale, e alla messa in
scena. I ragazzi mi hanno aiutato moltissimo, con la generosità del
gesto, dell’azione. Si sono affidati alle fila del regista, senza
sapere dove li avrei portati, mi hanno lasciato carta bianca senza
mai intralciare il mio lavoro, che vi assicuro molte volte sono stata
sul punto di mollare. Solo la loro energia e volontà mi ha spinto
fino al risultato finale, che per quanto mi riguarda ha superato
davvero molte difficoltà. La sfida l’abbiamo vinta mettendolo in
scena, bene o male giudicate voi. Ci trovate tantissime cose dentro
questo spettacolo, l’assurdità di un divieto, la poesia, la
stupidità, la sottile intelligenza, il dubbio, e la forza che siamo
noi stessi.
Per
fortuna i pompieri spengono ancora gli incendi ma il patrimonio
letterario dell'umanità è un bene troppo prezioso che va tutelato e
curato con attenzione. Abbiamo scelto di raccontare la storia
dell'uomo che non voleva più bruciare i libri per celebrare chi si
oppone allo svilimento della cultura e chi combatte per salvare
l'uomo dalla propria follia incendiaria.
Chiara
Tietto